Piccola precisazione per il futuro PNAF siciliano

Nei giorni scorsi avevamo pubblicato il piano delle frequenze che interesserà la Sicilia da metà / fine Giugno 2022 (escludendo possibili rinvii).

Rispetto all’articolo di 2 settimane fa, c’è da fare una piccola precisazione. Con la pubblicazione dei bandi FSMA siciliani, avvenuta venerdì, si è scoperto che TGS ha scelto di attivare la frequenza UHF 22 in provincia di Messina, quindi l’UHF 21 è finito in mano a TELESPAZIO TV.

 

L’equivoco è nato dal fatto che nella graduatoria di Maggio, il Ministero dello Sviluppo Economico non ha specificato la decisione di TGS e dunque sembrava scontato che l’emittente palermitana fosse intenzionata ad accendere l’UHF 21.

 

Ricordiamo ancora una volta le regole per l’assegnazione delle frequenze:

“a) in una medesima area tecnica è preclusa l’aggiudicazione da parte di uno stesso soggetto di più reti di primo livello;

b) in una medesima area tecnica è preclusa l’aggiudicazione da parte di uno stesso soggetto di entrambe le tipologie di reti (primo e secondo livello);

c) in una medesima area tecnica, in caso di sovrapposizioni territoriali tra reti di secondo livello, è preclusa l’aggiudicazione da parte di uno stesso soggetto di più di una di tali reti.

 

Le regole di cui alle lettere a, b e c che precedono valgono solo nei casi in cui sia presente più di un soggetto ammesso in graduatoria, al fine di garantire, comunque, l’uso efficiente della risorsa frequenziale.
Le preclusioni di cui al paragrafo che precede valgono anche per i soggetti che partecipino in forma associata (RTI, consorzi, altre aggregazioni) ovvero in virtù di partecipazioni, anche di minoranza, di società aggiudicatarie.”

Fonte: https://www.newslinet.com/dtt-operat…che-regionali

 

 

Alla luce di ciò ecco come si presenta il futuro PNAF della Sicilia aggiornato:

UHF

21 – Mux TELESPAZIO TV (provincia di Messina)

22 – Mux TGS (provincia di Messina)

24 – Mux DFREE + LA3 (province di Messina, Siracusa, Catania, Ragusa e Palermo)

27 – Mux RAI B

28 – Mux MEDIASET 3 (provincia di Trapani)

29 – Mux EUROPA 7 + RETECAPRI

31 – Mux RETE A (provincia di Trapani)

32 – Mux Rai Way locale N.1 di 2′ livello (province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo, Ragusa, Trapani)

34 – Mux DFREE + LA3 (province di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna)

35 – Mux CAIRO DUE

36 – Mux MEDIASET 2

37 – Mux RAI Regionale

40 – Mux RAI A

41 – Mux MEDIASET 3 (tranne provincia di Trapani)

42 – Mux Rai Way locale N.1 di 1′ livello

44 – Mux RETE A (tranne provincia di Trapani)

45 – Mux TRM (provincia di Palermo)

46 – Mux MEDIASET 1

47 – Mux TIMB 1

48 – Mux TIMB 2

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MISE: PUBBLICATI I BANDI PER I FORNITORI DI SERVIZI MEDIA AUDIOVISIVI LOCALI. Vediamo in dettaglio la Sicilia

Pubblicazione bandi per Aree Tecniche.
Il Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica,
Radiodiffusione e Postali indice una procedura, in attuazione dell’art.1 comma 1034 della Legge 27 dicembre 2017,
n.205, per predisporre, nelle Aree Tecniche di cui al comma 1030, la graduatoria dei soggetti legittimamente abilitati
quali fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale che ne facciano richiesta.
L’avviso del bando di gara è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 175 del 23.7.2021.
La domanda di partecipazione alla procedura deve essere presentata entro e non oltre il 21 settembre 2021,
alla Divisione IV della DGSCERP, esclusivamente tramite procedura informatizzata specificata
sul sito bandifsma.mise.gov.it in cui sono fornite tutte le necessarie istruzioni per la compilazione della domanda.
Informazioni e chiarimenti sulla procedura di gara sono consultabili
nella successiva sezione FAQ-Risposte alle domande frequenti.
Le richieste di chiarimenti potranno essere formulate entro e non oltre il 30 luglio 2021
ed inoltrate esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica: rup_bando_fsma@mise.gov.it
Le richieste di chiarimenti pervenute oltre detto termine non verranno prese in considerazione.
Il responsabile del procedimento è il Dr. Giovanni Gagliano, Dirigente della Divisione IV della DGSCERP.
Documenti e allegati per la Sicilia:
AT17 – SICILIA – BANDO FSMA
sub 1) AT17 – RAI WAY SPA – OFFERTA DI SERVIZIO – RETE LIV. 1 N. 1 – CH 42
sub 2) AT17 – RAI WAY SPA – OFFERTA DI SERVIZIO – RETE LIV. 2 N. 1 – 32
sub 4) AT17 – TELESPAZIO DIGITAL TV SRL – OFFERTA DI SERVIZIO – RETE LIV. 2 N. 3 – CH 21
sub 5) AT17 – TGS TELEGIORNALE DI SICILIA SRL – OFFERTA DI SERVIZIO – RETE LIV. 2 N. 4 – CH 22
sub 3) AT17 – PUBLIMED SRL – OFFERTA DI SERVIZIO – RETE LIV. 2 N. 2 – CH 45

Speciale segnali esteri: Grecia

In questo articolo tratteremo la situazione dei segnali tv di un Paese non molto distante dalla Sicilia e precisamente la Grecia.

Da quando è stato firmato nel 2017, ad eccezione di San Marino ed Albania, il cosiddetto Accordo Adriatico per la spartizione delle frequenze sotto i 700 Mhz (link in inglese), le province siciliane di Catania, Siracusa e Ragusa e quelle greche di Pyrgos e Kalamata si ritrovano a dover coordinare il proprio spettro tv nel caso in cui l’Italia dovesse utilizzare nelle 3 province siciliane più di 5 frequenze assegnate ai Paesi balcanici nella colonna denominata “Canale (ALB, MNE, HRV, SVN, GRC)” della seguente tabella:

 

Mentre in Italia non è stata completata la liberazione delle frequenze UHF 50-53 in tutte le zone che possono disturbare i Paesi confinanti, la Grecia spegnerà tutti i segnali tv sui 700 Mhz entro la fine del 2021.

 

Le 2 aree di Kalamata e Pyrgos, situate nella Grecia occidentale, hanno già effettuato questo nuovo switch-off rispettivamente il 23 Aprile e il 28 Maggio.

 

Con la nuova ripianificazione ecco come si presenta lo spettro tv nelle 2 province greche:

UHF 21 – Pyrgos / UHF 31 – Kalamata: Mux Dt 1 (ERT1, ERT2, ERT3, ERT HD, Vouli TV, Kosmos, Proto, Trito)

 

UHF 22 – Pyrgos / UHF 32 – Kalamata: Mux Digea (Alpha HD, Skai HD, Ant 1 HD, Open Beyond HD)

 

UHF 29 – Pyrgos / UHF 35 – Kalamata: Mux Digea (Star HD, Mega HD, m.TV HD)

 

UHF 33 – Pyrgos / UHF 37 – Kalamata: Mux Dt 2 (BBC World News, ERT 2 HD, ERT 3 HD, RIK, TV5 Europe, DW)

 

UHF 34 – Pyrgos / UHF 39 – Kalamata: Mux Digea (Alpha, Skai, Ant 1, Open Beyond, Star, Mega, m.TV)

 

UHF 41Pyrgos / UHF 44 – Kalamata: Mux Digea (a.Net TV, Hlektra, Lychnos, Mesogeios TV, ORT TV, Achaia Television, Art TV, Axion TV)

 

UHF 45 – Pyrgos / UHF 48Kalamata: Mux Digea (Best TV, Ionian TV, Lepanto TV, PLP, Centro RTP, Super, Super B TV)

 

I mux denominati Dt 1 e 2 veicolano in generale i canali della tv di Stato, vale a dire la ERT (Ellinikí Radiofonía Tileórasi), l’emittente Vouli TV, che trasmette le sedute parlamentari del governo greco, l’inglese BBC World News, la cipriota RIK con sede nella capitale Nicosia, la francese TV5 Europe e le radiofoniche Kosmos, Proto, Trito e DW (abbreviativo di Deutsche Welle).

 

I mux Digea, invece, ospitano in generale le emittenti nazionali generaliste Alpha, Skai, Ant 1, Open Beyond, Star, Mega, m.TV (acronimo di Makedonia TV) sia in definizione standard che in HD, e le locali a.Net TV, Hlektra, Lychnos, Mesogeios TV, ORT TV, Achaia Television, Art TV, Axion TV, Best TV, Ionian TV, Lepanto TV, PLP, Centro RTP, Super, Super B TV.

 

a.Net TV, Mesogeios TV (in italiano Mediterraneo TV) e Best TV hanno sede a Kalamata.

Mesogeios TV trasmette televendite, film, tg, rotazione musicale, documentari e cartoni animati, mentre su Best TV vanno in onda film e tg.

 

Art TV (abbreviativo di Arcadia Radio Televisione) ha sede nella città greca di Tripoli, mentre a Zante si trova quella di Ionian TV che trasmette televendite, tg, rubriche e film.

 

A Pyrgos hanno sede ORT TV (acronimo di Olympiaki Radio Televisione), che propone televendite, programmi per bambini, film stranieri e produzioni esterne, e l’emittente PLP (abbreviativo di Peloponneso), la cui programmazione è incentrata su spettacoli, tg e approfondimenti.

 

A Patrasso hanno sede Achaia Television, che trasmette film, musica e programmi locali ed intenazionali, la religiosa Lychnos, Lepanto TV, la cui programmazione è basata su tg, film e spettacoli musicali e Super B TV, che manda in onda prevalentemente film.

 

A Corinto hanno sede le emittenti Axion TV, Super, Centro RTP e Hlektra. La programmazione di quest’ultima è incentrata su televendite, approfondimenti culturali e film.

 

Dopo aver analizzato alcuni canali della Grecia, ritorniamo alle conseguenze dell’Accordo Adriatico.

 

Come già detto precedentemente queste sono le frequenze attive a:

Pyrgos = UHF 21, 22, 29, 33, 34, 41, 45

Kalamata = UHF 31, 32, 35, 37, 39, 44, 48

 

Da pochi giorni, inoltre, è stato delineato il nuovo PNAF del digitale terrestre in Sicilia ed è prevista l’attivazione delle seguenti frequenze nelle province di:

Catania e Siracusa = UHF 24, 27, 29, 35, 36, 37, 40, 41, 42, 44, 46, 47, 48

Ragusa = UHF 24, 27, 29, 32, 35, 36, 37, 40, 4142, 44, 46, 47, 48

 

Confrontando l’utilizzo attuale delle frequenze a Pyrgos e Kalamata e quello futuro nelle 3 province siciliane, si può constatare che l’Italia userà 4 dei canali assegnati ai Paesi balcanici nella colonna denominata “Canali (ALB, MNE, HRV, SVN, GRC)” della tabella dell’Accordo Adriatico, vale a dire l’UHF 27, 29, 35 e 41.

 

Nell’area greca di Kalamata, invece, sono attive ben 4 frequenze assegnate esclusivamente all’Italia (UHF 32, 37, 44, 48).

 

Alla luce di ciò, durante il fenomeno della propagazione troposferica, che capita più frequentemente in primavera, ma soprattutto in estate, potrebbero esserci in alcune giornate problemi di ricezione temporanei per sovrapposizione di segnali sia in territorio siciliano, che greco.

Considerando la posizione geografica, la provincia di Ragusa è la meno penalizzata da questo fastidioso problema, che può però regalare sorprese gradite agli appassionati di ricezioni a lunga distanza (i cosiddetti “Dxer”).

 

Queste sono le frequenze esposte a possibili interferenze reciproche future:

UHF 29 e 41 = Pyrgos / Catania, Siracusa e Ragusa

UHF 32 = Kalamata / Ragusa

UHF 35, 37, 44, 48 = Kalamata / Catania, Siracusa e Ragusa

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DTT. Refarming, Confindustria: Mise ha creato ingorgo pasticciato e dall’incertissimo esito. No a bandi FSMA con scadenza ad agosto

Fonte: https://www.newslinet.com/dtt-refarming-confindustria-mise-ha-creato-ingorgo-pasticciato-e-dallincertissimo-esito-no-a-bandi-fsma-con-scadenza-ad-agosto/

 

Dopo quella di Aeranti-Corallo, nuova dura presa di posizione, questa volta di Confindustria Radio Televisione, contro la possibile pubblicazione di bandi FSMA scadenti ad agosto nell’ambito del processo di refarming con ritardi irrecuperabili. Una patata bollentissima nelle mani del ministro Giorgetti e della Sottosegretaria Ascani che rischiano di finire politicamente ustionati.ù

 

La notizia

L’indiscrezione pubblicata da NL giunge “inaspettata, in considerazione della scarsa efficacia – per motivi svariati e taluni anche oggettivi – del lavoro del Ministero sul refarming della banda 700 in questi ultimi anni.  Se le indiscrezioni sono fondate, le Autorità del Ministero sospendano un momento la macchina e facciano ordine prima di aprire una fase che può determinare ulteriori inghippi e ritardi”.

 

Refarming

“Confindustria Radio Televisioni esprime forte preoccupazione per le inedite modalità dirigistiche che si vanno prospettando al Mise nella conduzione di alcune fasi del processo di refarming della banda 700”. “E che, oltre a generare nuove situazioni di incertezza, potrebbero essere foriere di caos e possibili ricadute in sede giudiziale”.

 

Ingorgo pasticciato e dall’incertissimo esito

“Si è avuta, infatti, informale notizia (da NL, ndr) dell’imminente pubblicazione da parte del Mise del bando di gara per la formazione delle graduatorie dei Fornitori di Servizi di Media e Audiovisivi (FSMA) locali”. Bandi finalizzati a consentire l’accesso “alla banda trasmissiva dei nuovi operatori di rete, una quindicina dei quali ancora peraltro da individuare, attraverso specifico bando di gara. Un ingorgo pasticciato e dall’incertissimo esito”, spiega Confindustria Radio Televisioni in una nota.

 

Lavoro Mise di scarsa efficacia

“Tale notizia giunge inattesa anche in considerazione della scarsa efficacia – per motivi svariati e taluni anche oggettivi – del lavoro del Ministero sul refarming della banda 700 in questi ultimi anni.

 

Fermare la macchina e fare ordine prima di creare ulteriori inghippi e ritardi

Se è comprensibile il tentativo di recuperare in extremis il tempo perduto, sarebbe sbagliato farlo a scapito, non solo delle imprese televisive, ma anche del pubblico mettendo a rischio la tenuta dell’intero processo. Se le indiscrezioni sono fondate, le Autorità del Ministero sospendano un momento la macchina e facciano ordine prima di aprire una fase che può determinare ulteriori inghippi e ritardi.

 

Dialogo

Pesa certamente la circostanza che il dialogo avviato fra le istituzioni e le imprese in questi anni non sia sfociato nella considerazione realistica di tutti fattori del processo, nella definizione aggiornata di iter e regole, rapportate a considerazioni realisticamente oggettive, di un percorso estremamente delicato e complesso per l’intero comparto televisivo.

 

 

Bandi incoerenti con le Linee guida

Dalle Linee Guida già pubblicate dal Mise, risulta evidente che le Tv locali vengono chiamate a partecipare a un bando di gara che non appare coerente con le regole fissate dallo stesso Ministero. Inoltre, se pubblicato così nei prossimi giorni, come prassi, i termini del Bando scadrebbero a Ferragosto.

 

Contenuti stravolti

I contenuti, stando a quanto si apprende, penalizzerebbero ulteriormente le Tv locali con dimensione di impresa che garantiscono occupazione e informazione di qualità sul territorio. Tra l’altro, non ci sarebbero più i termini per le tutele richiamate dalla norma che prevedevano fino a venti mesi per la definizione del nuovo assetto e la successiva negoziazione commerciale con gli operatori di rete. Operatori che ad oggi sono ancora da identificare in molte regioni.

 

Sì a recuperare quanti più ritardi possibili, ma questa soluzione può determinare l’esatto contrario

Confindustria Radio Televisioni auspica soluzioni condivisibili e di accertata efficacia e, anche con la sua Associazione Tv locali, su queste basi è pronta a cooperare in ogni sede, mentre in caso contrario dovrà agire con tutti gli strumenti di tutela a disposizione”, conclude la nota.

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La gatta di Giorgetti e Ascani

Fonte: https://www.newslinet.com/la-gatta-di-giorgetti-e-ascani/

 

La Commissione UE ha richiamato gli Stati membri perché evitino ogni ritardo nell’assegnazione delle frequenze pioniere del 5G. Ciò in quanto il Covid ha imposto l’adozione di connettività ad alta capacità anzitempo ed investimenti importanti ed urgenti nelle infrastrutture digitali. In questo contesto, ha spiegato la Commissione, “uno sviluppo fluido e sicuro delle reti 5G è essenziale ed è caldamente raccomandato di evitare ogni ritardo nelle gare per le frequenze”. Gare che l’Italia ha concluso anche prima di altri, beninteso. Sebbene la Commissione UE faccia riferimento soprattutto alla destinazione delle altre porzioni di frequenza (26 GHz per allargare la banda mmWave che è già scarsa e la 6 GHz per ampliare quella hiperlan), è improbabile che, come invocato dalle principali associazioni di emittenti televisive locali, il ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti possa farsi portatore di una proroga oltre il giugno 2022 nell’impiego televisivo delle frequenze della banda 700 MHz. Le cui dismissioni dovranno cominciare da settembre 2021.

 

Innegabilità

D’altro canto, è innegabile che siamo ad oltre metà luglio e i più volte annunciati bandi per fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) areali non sono ancora stati pubblicati.
Ad oggi è andato in Gazzetta Ufficiale solo il nuovo bando per le frequenze di primo livello della regione Marche, dove i partecipanti, se va bene, saranno Raiway ed EI Towers. E i termini assentiti per tale gara sono di soli 15 giorni.

 

Pochi?

In realtà lasso più che sufficiente, visto che (come per l’ultima tornata dell’Emilia Romagna) si tratterà di una formalità. Una sostanziale ratifica, dopo la corsa ai ripari di FUB e Mise, pentitissimi di aver adottato un sistema di selezione iniziale delle domande troppo rigido. Che aveva condotto alla desertificazione del terreno dei partecipanti (come peraltro era stato osservato da inascoltati osservatori, tra cui gli scriventi).

 

Ravvedimenti tardivi

Tanto per dare un’idea della cenere che cosparge il capo degli intransigenti selezionatori, NL ha potuto esaminare una nota inviata in questi giorni ad un operatore di rete escluso da un bando di secondo livello in un’area tecnica di non particolare interesse commerciale e demografico. In essa, in autotutela, il dicastero si rende disponibile a rivedere in forma concertata gli elementi tecnici che aveva portato all’esclusione. Come dire: recuperiamo il recuperabile prima di rimettere a bando le frequenze non assentite.

 

Quel che rimane del giorno

Tuttavia i tempi ormai sono quelli che sono ed è impensabile che, per rispettare un calendario anacronistico, si possano assegnare solo 30 giorni (termine minimo previsto dalle linee guida) per la presentazione delle domande per i bandi FSMA facendo ricadere la scadenza entro il mese di agosto dopo che il Ministero è rimasto inerte per due anni.

 

Compromesso

Certo, 60 giorni sarebbero considerati troppi, stante l’attuale roadmap che si sta cercando di difendere a tutti i costi, al di là di ogni razionalità e quindi si propenderà per gli italici 45 giorni. Che comunque non risolveranno i problemi.

 

Toppare

Di toppa in toppa, si rivedranno quindi le scadenze degli switch-off del nord Italia di uno o due mesi. Auspicando, nel frattempo, di concludere (salvo interventi del TAR Lazio che davanti all’inerzia accumulata dal Mise difficilmente sarà tollerante) le procedure per la definizione dei fornitori di servizi di media audiovisivi che potrebbero trovare spazio sui mux già assegnati.

 

Scarsità

Ma la capacità trasmissiva, calcoli alla mano, è insufficiente e quindi sarà indispensabile sfruttare appieno le risorse scarse a disposizione, cioè le frequenze di 2° livello estese al limite massimo (e magari anche un po’ oltre) per renderle delle concrete soluzioni vettoriali. E quindi dovranno essere pubblicati i nuovi bandi per far concorrere gli operatori di rete all’assegnazione di questi ulteriori, essenziali, canali.

 

Gatti amari per Giorgetti e Ascani

Brutta gatta da pelare per il ministro allo Sviluppo Economico Giorgetti e la sottosegretaria Ascani che, ultimi arrivati, rischiano di rimanere con in mano il cerino dell’incendio appiccato al sistema televisivo.

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